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Si tratta di un nucleo di 480 volumi che fino agli anni Cinquanta costituivano una parte della biblioteca circolante operaia del lanificio Forti de La Briglia, in attività dal 1888 al 1953 e, dopo la chiusura della fabbrica, confluirono nella biblioteca popolare del paese legata prima all’associazione “Club Il Faro” e poi al “Gruppo Culturale Brigliese”.
La biblioteca Forti de La Briglia era nata per volere della signora Emma, moglie dell’industriale ebreo Beniamino Forti, come biblioteca circolante per gli operai dello stabilimento tessile: i libri venivano acquistati direttamente dai Forti e nella biblioteca esistevano classici della letteratura e enciclopedie. Il successo di questa istituzione portò la biblioteca a continuare la sua attività culturale anche dopo la chiusura della ditta.
Il fondo librario è pervenuto al CDSE al momento della sua costituzione in Fondazione (marzo 2012).